Dicono di noi
Prima di entrare nel vivo di questo importante traguardo, voglio ripercorrere velocemente le tappe del percorso che ci ha portato fino ad oggi.
Nel 2009 il Ciociaro Club di Windsor elesse Frosinone “Città dell’anno”. Il presidente del Club Mr. Frank Maceroni, spinto dalla forte volontà di mantenere vivo il contatto con la Ciociaria, sua terra di origine e di tutti i soci, volle il gemellaggio tra la Città canadese di Tecumseeh e la Città di Frosinone con la piena condivisione dei rispettivi Sindaci. Così, nel 2010, il Sindaco Marini suggellò il gemellaggio con il Sindaco Mr. Gary McNamara, gemellaggio che non è finalizzato ai meri scambi di visite istituzionali ma si prefigge importanti obiettivi:
- Scambi culturali tra studenti italiani e canadesi.
- Promozione dei nostri prodotti tipici.
- Scambi turistici
Durante l’ultima visita in Canada, in Aprile 2011, è stato siglato un programma ben preciso e stiamo lavorando per mantenere fede a tutti gli impegni assunti.
Infatti, per gli scambi culturali, il 18 agosto p.v. partiranno le prime due ragazze, pioniere di questo progetto: Michela Cocco e Isabella Barletta, studentesse del Liceo Scientifico “F.Severi” di Frosinone; Michela, studentessa del V° Liceo il prossimo anno, ed Isabella che l’anno prossimo frequenterà il IV°.
Colgo l’occasione per ringraziare la Preside Prof.ssa Adriana Anelli, che, di concerto con il Consiglio dei Docenti e del Consiglio di classe, ha accolto di buon grado questa iniziativa permettendo alle ragazze di stare fuori della scuola per ben tre mesi. Tanto durerà il loro soggiorno in Canada durante il quale frequenteranno regolarmente la scuola e sono certa che faranno un’esperienza bellissima ed interessante davvero.
Come componente della Comm. Cultura del gemellaggio, nomina che mi è stata conferita direttamente dal Ciociaro Club di Windsor, mi sento orgogliosa e soddisfatta del lavoro svolto.
Durante il mio viaggio dello scorso anno, ho avuto modo di visitare le scuole del posto, dalla scuola materna all’High School: un sistema molto diverso dal nostro e proprio perché ho visto dal vivo un sistema fino ad allora conosciuto solo nei film, ne sono rimasta davvero colpita ed incuriosita.
La stessa cosa abbiamo fatto quando lo scorso settembre venne la delegazione canadese: visitammo qualche scuola a campione ed invitammo i vari dirigenti scolastici per proporre loro il progetto.
Sono felice che il primo Istituto che farà questa esperienza attraverso Michela ed Isabella sia proprio la scuola che frequentai anche io “illo tempore”!
Lo scambio avviene dopo attente valutazioni da parte del Dott. Franco Rossi, titolare dell’Agenzia Language Leader di Novate Milanese segnalataci dal Ciociaro Club e che cura gli scambi culturali con il Canada da oltre trent’anni.
A febbraio, le due ragazze che ospitano Michela ed Isabella verranno a Frosinone ed anche loro soggiorneranno per tre mesi frequentando il liceo scientifico.
L’Amministrazione Comunale, attraverso questo progetto, offre un’importante opportunità ai giovani ed auspichiamo che negli anni a venire saranno sempre di più gli studenti che sapranno cogliere questa occasione per accrescere il proprio bagaglio culturale e formativo.
Sono certa che, grazie a questa iniziativa, Michela ed Isabella torneranno con un perfetto inglese e con un bagaglio di esperienze sociali e culturali tale da poter affermare : “siamo cittadine del mondo”!
Colgo l’occasione per invitare l’Amministrazione Provinciale ad istituire delle borse di studio per gli studenti meno abbienti delle scuole superiori e meritevoli, per profitto, di fare un’ esperienza come questa.
Il consigliere Morelli, le ragazze e le due mamme
Prima di partire per lo scambio culturale Italia-Canada, molte erano le paure e fissazioni che mi tormentavano. Una delle principali riguardava la lontananza da casa, non avendo mai effettuato un viaggio da sola e tanto meno stando così lontana da casa. Il diventar indipendente mi spaventava enormemente.
Inoltre c’era il timore per la lingua, in quanto, come si sa, la lingua studiata a scuola in Italia è spesso diversa da quella parlata sul territorio e, dato che la mia scuola non prevede ore di conversazione in inglese, ero perplessa per quanto riguardava la comprensione. Ad aggiungersi a tutto ciò c’era anche la preoccupazione per i mesi scolastici che avrei perso, specialmente perché ho effettuato questo scambio nell’ultimo anno di scuola superiore.
Infine, di minore importanza, c’era una leggera paura per l’aereo, infatti era il mio primo volo e sarei dovuta andare proprio dall’altra parte del mondo!
Ma, ora che sono tornata, sto già pianificando un ritorno per le vacanze!!
Ovviamente la mancanza di casa c’ è stata, ma ciò nonostante la tecnologia di oggi mi permetteva di comunicare giornalmente con la mia famiglia e inoltre la nuova famiglia canadese era sempre gentile e disponibile, e giorno dopo giorno mi sentivo sempre più integrata nella mia nuova unità familiare.
Per quanto riguarda la lingua, ho avuto problemi le prime due settimane, ma poi ho capito che è del tutto normale in quanto ho dovuto abituarmi alla pronuncia e alla velocità della lingua parlata.
La scuola si è rivelata stupenda, sono riuscita ad integrarmi nel nuovo ambiente e anche a livello scolastico non ho avuto difficoltà. La mattina mi svegliavo alle 7.30, facevamo colazione, mi preparavo e alle 8.20 uscivo di casa. Bisognava presentarsi a scuola intorno alle 8.45 per preparare il proprio materiale per la prima lezione. Le lezioni iniziavano alle 9 e terminavano alle 14.45 con una pausa di circa 45 minuti.
Con la ragazza che mi ha ospitato ho instaurato un buon rapporto, ci sono stati anche piccoli litigi, ma nulla che una buona chiacchierata non potesse risolvere. Ora siamo come due sorelle divise dalla lontananza, ci sentiamo per e-mail o telefono ed entrambe non vediamo l’ora di riabbracciarci!
Per quanto riguarda la scuola in Italia, ho recuperato tutte le materie in un mesetto e mezzo, e mai mi sarei immaginata una velocità tale. In Inglese posso solo essere orgogliosa di me stessa, non ho alcuna difficoltà nella comprensione e la mia pronuncia è decisamente migliorata.
Inoltre vi assicuro che è una bella soddisfazione essere interrogata in inglese e suscitare stupore da parte di compagni di classe ed insegnanti!
Io consiglio vivamente questo genere di esperienza a chiunque, perché è un’esperienza non solo utile per l’apprendimento di una nuova lingua e cultura, ma anche per una crescita personale.
Da persona insicura e timida che ero, sono tornata più indipendente, sicura di me stessa e delle mie capacità.
L’unico aspetto negativo? Non volevo più tornare a casa!
Deborah
studentessa 18 anni